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Gol D. Roger

by Cesare Augusto Giorgini

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about

Ho scritto Gol D. Roger in un momento in cui non avevo niente. Non avevo un lavoro stabile e avevo chiuso diverse relazioni per via della scelta di vivere all'estero, non ero particolarmente ottimista riguardo al futuro, o realizzato riguardo al passato, e rimbalzavo tra Londra e Vignola senza mai sentirmi a casa. Mi mancava tutto, mi mancava la terra sotto i piedi: ero su una nave. E in quella deriva mi sono reso conto che l'unica cosa a cui potevo aggrapparmi era me stesso; avere fiducia nelle mie scelte e nei miei desideri era già il tesoro più prezioso.

lyrics

Gol D. Roger

E da qui, è stato bello perdersi
Cercarsi, nascondersi
Lo so che siamo stanchi, lo so che tanto è inutile
Non appartengo a branchi, ma ciò non è spiegabile
Non è stato l'amore a condurmi fino qui
Non è stato l'amore a farti stare lì

Ma è stato necessario perder tutto
Per far spazio ad un tesoro più prezioso dei diamanti
Ma una volta che ho trovato il forziere era uno specchio
Da osservare
E all'improvviso ho capito tutto
Conoscere se stessi è faticoso per gli amanti
E certo mi è servito allontanarmi di parecchio, per diventare
Il re dei pirati

E così è stato bello perdersi
e mai più ritrovarsi, mancarsi

Sei bella come il desiderio che ho di raccontare,
sei figlia e sei madre prima di essere mortale,
come il mistero del mare che costringe a salpare.
In mezzo a mille voci ti saprò comunicare,
ché se la gente è il mare io ti sento nel maestrale
Non è stato l'amore, non è stato l'amore
A farci naufragare.

Ma è stato necessario perder tutto
Per far spazio ad un tesoro più prezioso di due amanti
E certo mi è servito allontanarmi di parecchio
Per diventare il re dei pirati.

credits

released May 29, 2020
Testo e Musica di Cesare Augusto Giorgini

CAG: Voce, Chitarre, Tastiere, Sintetizzatori
Pietro Leanza: Batteria e Percussioni

Chitarre acustiche e batterie registrate da Marcello Malmusi @Emme Studio

Mix CAG
Mastering Roberto Barillari

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